Titolo: Fatti il letto
Autore: William H. McRaven
Traduzione di Sara Puggioni
Casa editrice: Piemme
Anno di pubblicazione: 2018
Numero di pagine: 134
Prezzo di copertina: 12,90 euro
Frase preferita: “Il nostro obiettivo ci dava coraggio e il coraggio è una qualità straordinaria (…) Senza di esso, sei alla mercé delle tentazioni della vita”

“Se la mattina vi fate il letto, avrete portato a termine il primo compito della giornata. Questo vi darà una sensazione di orgoglio e vi incoraggerà a concluderne un altro e poi un altro ancora. Farsi il letto, inoltre, rimarca la consapevolezza che nella vita le piccole cose contano. Se non sapete fare bene le piccole cose, non ne farete mai di grandi”.

Sono state queste le prime frasi che ho letto l’altra sera quando, in un paio di ore, ho mandato giù il libro dell’ammiraglio William H. McRaven dal titolo “Fatti il letto”.

Un bestseller mondiale in ventiquattro lingue, scritto da un uomo con trentasei anni di servizio alle spalle e incarichi a ogni livello, fino a Comandante dell’US Speciale Operations Command e a capo di operazioni speciali condotte da tutte le forze dell’esercito.

Il testo, ispirato al suo discorso tenuto ai laureandi dell’Università del Texas, parte proprio dalle piccole cose, le più importanti e forse anche le più difficili.

Quanti di voi fanno il letto la mattina?
Io alzo la mano, lo faccio ogni giorno, ma ho sempre sbagliato, perché non ne ho mai avuto cura, non ho mai prestato attenzione alle pieghe e spesso è rimasto disordinato e stropicciato comunque.

Questo è un libro che ti parla senza presunzione, ma con la speranza di fare cosa buona e giusta per te, la tua vita e, di riflesso, anche quella degli altri. È come se fosse un amico con molta più esperienza, che ti si siede accanto e ti dà dei consigli per costruire, mattone dopo mattone, la tua esistenza e il tuo essere.

In che modo?

Partendo, innanzitutto, dalle piccole cose. Curando i rapporti umani, perché nessuno si salva da solo. Imparando a cantare con il fango fino al collo, senza mai tirarsi indietro. Accettando il fatto che, prima o poi, a ciascuno di noi toccherà finire nel Circo. Metabolizzando una realtà molto spesso ingiusta, ma rispetto alla quale bisogna sempre riuscire ad andare avanti.

Avevo sonno, lo ammetto, ma non potevo chiuderlo senza averlo prima finito. Ho ingoiato ogni pagina, come se non avessi mangiato a cena, come se il mio stomaco fosse grande ed elastico abbastanza da contenere tutte le parole, tutte le frasi.

Un’opera che ti insegna a non arretrare mai, ad avere coraggio, a osare, a essere da stimolo e speranza per chi ti sta accanto. A vivere per provare, nel proprio piccolo, a cambiare il mondo.

Ve lo consiglio, specie adesso che un altro anno sta volando via e quello nuovo è quasi alle porte.

Che possa essere l’inizio per qualcuno di voi, la sfida, messa nero su bianco, da affrontare a petto gonfio e testa alta.

Sapete, non credo che questo libro finirà nella mia libreria. Lo lascerò piuttosto sul comodino per ultimo, sotto gli altri che andrò via via leggendo.

Lo aprirò di tanto in tanto per ripassare tutte le frasi che ho sottolineato, sforzandomi di non fare tardi la sera per svegliarmi presto al mattino.

Il mio letto merita il mio tempo ogni giorno, perché, se le piccole cose sono figlie di quelle grandi, soltanto la costanza può fare da madre a tutte.
Non basta sapere chi vogliamo diventare, è importante capire anche chi possiamo essere davvero.

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