Titolo: Su con la vita, Charlie Brown!
Autrice: Abraham J. Twerski
Traduzione di Diego Pastorino
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2000
Numero di pagine: 134
Prezzo di copertina: 13,00 euro
Frase preferita: “Non lasciare che le esperienze spiacevoli divengano una scusa per tirarti fuori dalla vita”

 

Chi ama i Peanuts alzi la mano!

Io li adoro da sempre, amo i loro dialoghi, le loro facce, il bianco e nero e i colori. Ecco perché l’estate scorsa a Ravenna ho scelto in libreria questo testo: Su con la vita, Charlie Brown! (Mondadori, 2000)

La penna è quella di Abraham J. Twersky, rabbino e psichiatra, fondatore del Gateway Rehabilitation Center, uno dei centri più rinomati nella lotta alle dipendenze da alcool e droga.

L’autore, avvalendosi delle strisce disegnate da Charles M. Schulz, guida il lettore verso la strada migliore per affrontare bene la vita e i suoi numerosi ostacoli.

“La gente dev’essere responsabile del proprio comportamento. Molti elementi contribuiscono a formare il carattere di una persona. Ovviamente, nasciamo tutti in situazioni differenti, ma la maniera in cui ciascuno utilizza i singoli ingredienti della propria particolare esistenza dipende solo da lui. Sei responsabile di quello che tu fai. Non puoi assumerti la responsabilità del comportamento altrui”

Con una scrittura semplice, scorrevole e lineare, questo testo affronta diverse tematiche, rivolgendosi proprio a chi legge, portandolo a riflettere, a farsi delle domande, a interrogarsi sugli atteggiamenti assunti ogni giorno.

I capitoli sono veloci e vanno dritto al punto: valutare se stessi, l’autostima, l’amore e l’amicizia, il senso di responsabilità e il senso di colpa, le emozioni e molti altri.

A fare da contorno a tutto i personaggi a cui siamo forse più affezionati: Linus, Snoopy, Charlie Brown, Sally, Lucy van Pelt.
Si parla di priorità, di scelte, di felicità, di ottimismo, di confronto.

“Qualche volta la gente tenta di modificare la situazione esterna per migliorare la propria vita, quando in realtà ciò che dovrebbe modificare è la sua interiorità. È terribile vedere persone che rinfacciano al loro partner la propria infelicità e mettono fine a una relazione che in realtà potrebbe funzionare. Ed è particolarmente patetico vedere un uomo che passa di cambiamento in cambiamento fino a quando non scopre che il problema reale è proprio dentro di lui. Talvolta, una simile coscienza giunge a maturazione tardi, quando ormai le opportunità di crescita e le fonti di energia si sono ridotti di parecchio”.

Chiudo questo libro con una sensazione di leggerezza addosso e non perché fra le pagine abbia trovato le risposte alle mie innumerevoli domande, ma perché ho capito che, talvolta, torturarsi di interrogativi fa più male di qualsiasi risposta indesiderata.

Cercare di essere in pace con sé stessi è la prima regola fondamentale. Non curarti del male che ricevi, preoccupati piuttosto di non fare lo stesso a chi ti sta accanto.
Se non sei l’altro…non diventarlo!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here